Serafina Battaglia, nata a Palermo il 26 aprile 1928 e deceduta nella stessa città il 24 settembre 2010, è stata una pentita della mafia siciliana. È considerata la prima donna a collaborare con la giustizia in Italia rivelando informazioni cruciali sull'organizzazione mafiosa.
La sua decisione di collaborare con la giustizia fu motivata dall'uccisione del fratello e del suo compagno, entrambi legati ad ambienti mafiosi. Stanca della violenza e della vendetta che caratterizzavano la sua vita, decise di rompere il codice del silenzio, l'omertà, e testimoniare contro i suoi ex associati.
Le sue rivelazioni, avvenute alla fine degli anni '80, permisero agli inquirenti di fare luce su diverse dinamiche interne all'organizzazione e contribuirono significativamente al maxi-processo di Palermo e ad altre importanti indagini contro Cosa Nostra. In particolare, fornì dettagli su ruoli%20e%20gerarchie%20mafiose, omicidi%20e%20attività%20criminali, e rapporti%20tra%20mafia%20e%20politica.
Nonostante le minacce e i rischi personali, Serafina Battaglia mantenne la sua testimonianza, dimostrando un coraggio notevole. La sua storia è un esempio della possibilità di cambiamento e redenzione anche in contesti difficili e segnati dalla criminalità organizzata. Morì a Palermo all'età di 82 anni.
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